Microcelebrity case history #1 MAGIBON
Verrebbe facile citare Warhol con la sua profezia dei ’15 minuti di celebrità’… allora il riferimento era la tv, in queste case histories parleremo invece di notevoli volumi di visite su YouTube e di microcelebrità.
La ragazza che si nasconde dietro il nome di Magibon (canale /mririan su YouTube) è il primo caso di cui parleremo qui su Graphic. Di lei volendo c’è da dire tanto, ma per i pettegolezzi vi lasciamo cercare la sua pagina su Wikipedia.
È interessante soffermarsi però (come se ce ne fosse ancora bisogno) sulla potenza di Internet, che ha permesso ad una sconosciuta con occhi da cartone animato di affermarsi come “celebrità” su YouTube.
La sua particolarità, oltre alla fotogenia conferitale dagli occhi e dai capelli lisci stile asian (ricordiamoci che Magibon non è giapponese!), va ricercata nel fatto che per sua geniale intuizione (o i più maligni potrebbero dire per la “necessità” di nascondere la dentatura imperfetta), nei video non parla(va) praticamente mai, lasciando lo spettatore ‘ipnotizzato’ dal suo sguardo, col quale gioca e ammicca consapevolmente, e regalando al massimo un saluto sul finale (rigorosamente in giapponese).
Con il passare dei mesi e poi degli anni Magibon è però diventata una piccola star (ai tempi d’oro di qualche anno fa, c’erano diversi milioni di visite per video), è stata ospite di talk-show in Giappone, sua patria adottiva praticamente. Ultimamente testimonial per un mascara (coraggiosa e pionieristica a proposito la scelta della ditta Nawo Beauty di affidarsi ad un personaggio “nato dal web” e comunque di nicchia).
In uno dei video più recenti, ci guarda con aria di superiorità dall’alto di un grande led-wall accompagnando il segnale orario per gli indaffarati passanti delle strade di Tokyo. Un bel salto per una ragazza con una webcam e una connessione Internet che ha solo avuto il coraggio di “metterci la faccia”, no?
Non avere paura di giocare insomma, anche se non si hanno denti perfetti, va di pari passo con il web 2.0 (natura che se assecondata nel modo giusto, porta piccoli e grandi risultati, come vedremo anche nei prossimi articoli).